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Un videogioco italiano per Lupo Solitario!

04/11/2012

Non capita spesso di poter parlare di un progetto italiano dalla portata internazionale, del resto sono ben pochi gli studi di sviluppo nel nostro paese e purtroppo la situazione è più o meno statica da diversi anni. C’è però la canonica eccezione che conferma la regola, un’eccezione che si chiama Forge Reply e che ha al suo attivo già diverse produzioni mobile. Al Lucca Comics And Games 2012 abbiamo potuto assistere alla presentazione ufficiale del loro prossimo progetto per vedere, finalmente, del materiale sul videogioco dedicato a Lupo Solitario, la storica serie di libri game opera del britannico Joe Dever.

Italians do it better
O almeno, così si spera, visto che l’ultimo tentativo di produrre un titolo legato agli scritti di Joe Dever è naufragato per il fallimento della società asiatica che se ne occupava. Il progetto Forge Reply (ed Atlantica Lab, la società che gestisce Geronimo Stilton per capirci) non ha niente in comune con quel buco nell’acqua, nonostante per il primo anno dall’annuncio le cose non siano state poi così chiare. Partito come un action gdr, infatti, il titolo ha ora trovato una nuova (e definitiva) natura in una via di mezzo tra librogame e videogioco, individuando i tablet come piattaforme di riferimento.
L’idea è proprio quella di creare l’anello di collegamento tra i vecchi librigame ed il videogioco con un’esperienza che si posizioni più o meno a metà tra i due.

In medio stat virtus?
Il progetto sembra quasi un’evoluzione naturale dei librigame a sentir parlare sia Dever che i ragazzi di Forge Reply, anche se a dir la verità non abbiamo ancora potuto vedere niente di definitivo se non qualche render delle creature. La produzione, comunque, sarà divisa in due parti: una prima in tutto e per tutto simile ai librigame originali, se non fosse che ora possiamo saltare alle pagine con un semplice tocco sullo schermo e la mappa sarà navigabile liberamente, ed una seconda che si attiva nelle fasi di combattimento (che saranno in parte a turni ed in parte in tempo reale) spostando l’azione in uno spazio tridimensionale. Chiaramente sarà fondamentale che queste due anime siano ben amalgamate per fugare il rischio di un’esperienza frammentaria, ma l’idea in astratto che ci è stata presentata non ci dispiace, con incontri a volte comandati dalla storia ed altre volte casuali così da permettere lo sviluppo del personaggio in maniera simile a quanto succede nei giochi di ruolo.

Tra narrativa ed immaginario
Il fantasy sta vivendo un ottimo momento mediaticamente parlando, in particolare quel fantasy che non ha paura di mostrare i lati più oscuri o cruenti. Non si può fare a meno di pensare all’opera di Martin, dunque, quando ci viene detto che Lupo Solitario avrà uno stile più adulto di quanto potremmo immaginarci. Dal punto di vista della continuità della storia non si corrono rischi visto che è proprio Joe Dever a guidare quel lato del progetto, creando una linea narrativa che si posiziona tra il terzo ed il quarto libro della serie.
E’ un periodo ricco di sfide per il protagonista“, ci ha detto Dever, “si è fatto molti nemici che non vedono l’ora di avere la loro vendetta, un aspetto che ci aiuta a rinforzare l’anima più dark della produzione. Per quanto riguarda la trama al momento posso solo dire che c’è una minaccia da nord e che Lupo Solitario va ad investigare un insediamento di minatori dal quale non si hanno più notizie, un’isediamento nel quale si estrae un minerale prezioso per le macchine a vapore“.
Dal punto di vista grafico lo staff creativo di Forge Reply ha seguito questa nuova direzione creando delle ambientazioni decadenti e ricche di rovine, ma particolarmente ampie sia orizzontalmente che verticalmente, con una dichiarata ispirazione all’ultimo Castlevania.
Questi tratti della direzione artistica sono evidenti anche negli artworks e nei render dei nemici che abbiamo potuto vedere: sia le milizie base che i rettili umanoidi che le guidano ci sono piaciuti per ricchezza di particolari, l’impressione è che non ci saranno grossi problemi a ricreare in virtuale le creature dell’immaginario di Dever.
Di più sul gioco non sappiamo, c’è ancora un grande riserbo dietro a tutto il progetto e scovare dettagli in più non è stato facile: possiamo ipotizzare che la creazione e gestione del personaggio non sia diversa da quanto siamo soliti fare nei giochi di ruolo, con l’equipaggiamento di armature ed armi da riparare e, magari, potenziare. Sappiamo che ci sarà un venditore errante dal quale recuperare oggetti particolari e che al termine del gioco si sbloccherà una specie di arena-mode nella quale affrontare orde di nemici.

Alessandro Arndt Mucchi

Spaziogames.it