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Da Lucca alla Cina grazie ai World Cyber Games

04/11/2012

Poche ore fa sono ufficialmente terminate le finali italiane dei World Cyber Games, consacrando i campioni nostrani a FIFA 12 e Starcraft 2: Wings Of Liberty e garantendogli un viaggio verso la fase finale del torneo che si svolgerà a Kushan, in Cina. I nostri ragazzi, infatti, dovranno preparare le valige per rappresentare il nostro Bel Paese contro i più bravi videogiocatori del mondo. Diamo uno sguardo più da vicino ai giochi che potrebbero permettere ai nostri campioni di aggiudicarsi un montepremi a quattro zeri.

FIFA
La serie di FIFA è uno dei nomi storici nel panorama videoludico mondiale: nasce nel lontano 1993 e da quella data, ogni anno, ha proposto almeno un capitolo dedicato al gioco più bello del mondo. Certo, di passi avanti ne sono stati fatti molti in questi vent’anni, sia dal punto di vista tecnico (con l’ovvio progredire delle capacità delle piattaforme di gioco) che da quello della giocabilità vera e propria. Una volta, infatti, non era neanche immaginabile arrivare ad avere un prodotto, per esempio, con una fisica del pallone incredibilmente curata, o la gestione dell’intelligenza artificiale dei giocatori modellata sulle controparti reali. I partecipanti ai World Cyber Games si sono sfidati a FIFA 12, il capitolo dell’anno scorso, perché quello marchiato 2013 è troppo recente per essere padroneggiato a così alto livello. Ad un occhio non esperto potrebbe sembrare che non cambi poi molto, ma le innovazioni sono veramente tante ed il percorso per raggiungere la simulazione definitiva ancora lungo.

Starcraft 2: Wings Of Liberty
La Blizzard, software house statunitense, è famosa per quattro serie fondamentalmente: Diablo, Warcraft, World Of Warcraft e Starcraft. Due giochi di ruolo, e due strategici, ognuno alla vetta della sua categoria per cura posta nella realizzazione e profondità del gameplay. La serie di Starcraft, in particolare, vede i giocatori alle prese con tre razze (umani, protoss, zerg) ognuna con le sue peculiarità tattiche, in un gameplay insieme strategico, ma anche molto attivo. Il ritmo di gioco è infatti frenetico visto che si deve, insieme, gestire le proprie unità su larga scala ed anche ragionare più in piccolo guidandole con precisione durante i singoli incontri.
Il primo capitolo della serie è uscito nel 1998, ed è stato giocato intensamente in tutto il mondo (particolarmente in Sud Corea, dove ha un successo ineguagliabile) fino all’uscita di Starcraft 2: Wings Of Liberty nel 2010 ben dodici anni dopo, che ha sostituito il predecessore anche ai World Cyber Games.

 

Alessandro Arndt Mucchi

Spaziogames.it

Un videogioco italiano per Lupo Solitario!

04/11/2012

Non capita spesso di poter parlare di un progetto italiano dalla portata internazionale, del resto sono ben pochi gli studi di sviluppo nel nostro paese e purtroppo la situazione è più o meno statica da diversi anni. C’è però la canonica eccezione che conferma la regola, un’eccezione che si chiama Forge Reply e che ha al suo attivo già diverse produzioni mobile. Al Lucca Comics And Games 2012 abbiamo potuto assistere alla presentazione ufficiale del loro prossimo progetto per vedere, finalmente, del materiale sul videogioco dedicato a Lupo Solitario, la storica serie di libri game opera del britannico Joe Dever.

Italians do it better
O almeno, così si spera, visto che l’ultimo tentativo di produrre un titolo legato agli scritti di Joe Dever è naufragato per il fallimento della società asiatica che se ne occupava. Il progetto Forge Reply (ed Atlantica Lab, la società che gestisce Geronimo Stilton per capirci) non ha niente in comune con quel buco nell’acqua, nonostante per il primo anno dall’annuncio le cose non siano state poi così chiare. Partito come un action gdr, infatti, il titolo ha ora trovato una nuova (e definitiva) natura in una via di mezzo tra librogame e videogioco, individuando i tablet come piattaforme di riferimento.
L’idea è proprio quella di creare l’anello di collegamento tra i vecchi librigame ed il videogioco con un’esperienza che si posizioni più o meno a metà tra i due.

In medio stat virtus?
Il progetto sembra quasi un’evoluzione naturale dei librigame a sentir parlare sia Dever che i ragazzi di Forge Reply, anche se a dir la verità non abbiamo ancora potuto vedere niente di definitivo se non qualche render delle creature. La produzione, comunque, sarà divisa in due parti: una prima in tutto e per tutto simile ai librigame originali, se non fosse che ora possiamo saltare alle pagine con un semplice tocco sullo schermo e la mappa sarà navigabile liberamente, ed una seconda che si attiva nelle fasi di combattimento (che saranno in parte a turni ed in parte in tempo reale) spostando l’azione in uno spazio tridimensionale. Chiaramente sarà fondamentale che queste due anime siano ben amalgamate per fugare il rischio di un’esperienza frammentaria, ma l’idea in astratto che ci è stata presentata non ci dispiace, con incontri a volte comandati dalla storia ed altre volte casuali così da permettere lo sviluppo del personaggio in maniera simile a quanto succede nei giochi di ruolo.

Tra narrativa ed immaginario
Il fantasy sta vivendo un ottimo momento mediaticamente parlando, in particolare quel fantasy che non ha paura di mostrare i lati più oscuri o cruenti. Non si può fare a meno di pensare all’opera di Martin, dunque, quando ci viene detto che Lupo Solitario avrà uno stile più adulto di quanto potremmo immaginarci. Dal punto di vista della continuità della storia non si corrono rischi visto che è proprio Joe Dever a guidare quel lato del progetto, creando una linea narrativa che si posiziona tra il terzo ed il quarto libro della serie.
E’ un periodo ricco di sfide per il protagonista“, ci ha detto Dever, “si è fatto molti nemici che non vedono l’ora di avere la loro vendetta, un aspetto che ci aiuta a rinforzare l’anima più dark della produzione. Per quanto riguarda la trama al momento posso solo dire che c’è una minaccia da nord e che Lupo Solitario va ad investigare un insediamento di minatori dal quale non si hanno più notizie, un’isediamento nel quale si estrae un minerale prezioso per le macchine a vapore“.
Dal punto di vista grafico lo staff creativo di Forge Reply ha seguito questa nuova direzione creando delle ambientazioni decadenti e ricche di rovine, ma particolarmente ampie sia orizzontalmente che verticalmente, con una dichiarata ispirazione all’ultimo Castlevania.
Questi tratti della direzione artistica sono evidenti anche negli artworks e nei render dei nemici che abbiamo potuto vedere: sia le milizie base che i rettili umanoidi che le guidano ci sono piaciuti per ricchezza di particolari, l’impressione è che non ci saranno grossi problemi a ricreare in virtuale le creature dell’immaginario di Dever.
Di più sul gioco non sappiamo, c’è ancora un grande riserbo dietro a tutto il progetto e scovare dettagli in più non è stato facile: possiamo ipotizzare che la creazione e gestione del personaggio non sia diversa da quanto siamo soliti fare nei giochi di ruolo, con l’equipaggiamento di armature ed armi da riparare e, magari, potenziare. Sappiamo che ci sarà un venditore errante dal quale recuperare oggetti particolari e che al termine del gioco si sbloccherà una specie di arena-mode nella quale affrontare orde di nemici.

Alessandro Arndt Mucchi

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La setta degli assassini conquista Lucca!

03/11/2012

Se dovessimo indicare il videogioco più rappresentato all’edizione 2012 del Lucca Comics And Games non avremmo difficoltà a fare il nome di Assassin’s Creed 3. L’ultimo capitolo della fortunatissima serie Ubisoft ha infatti invaso la fiera con un padiglione dedicato, postazioni di prova (anche per Wii U, la nuova console di Nintendo), un incontro con i responsabili della direzione artistica e la rappresentazione della battaglia di Bunker Hill. Ah, e tantissimi cosplayer ovviamente!
Ma come mai tanto successo? A cosa deve la sua fama così radicata nel Bel Paese? Scopriamolo insieme ripercorrendo le tappe di una delle serie videoludiche più vicine alle bellezze italiane.

L’eroe dei molti mondi
Il nome del protagonista principale è Desmond, ma si scopre fin dal primo capitolo come sia in realtà un tramite tra i vari personaggi che si vanno ad impersonare attraverso i secoli. Grazie ad una speciale tecnologia, infatti, Desmond può rivivere le gesta di alcuni tra gli assassini (intesi come appartenenti all’omonima setta) più rilevanti di sempre: si parte con Altair, tra minareti e moschee, nell’affascinante cornice mediorientale del primo capitolo, per poi passare al più amato dagli italiani: Ezio Auditore da Firenze. E’ con il secondo capitolo che la serie si sposta nello Stivale lasciandoci rivivere le bellezze rinascimentali di alcune delle città più emblematiche del nostro paese. Firenze, Roma, Venezia, solo per citarne alcune, sono rappresentate egregiamente permettendo di respirare un’atmosfera mai realizzata prima nel campo dei videogiochi. Non è difficile dunque indovinare il perché di tanta affezione da parte dei giocatori italiani ad Assassin’s Creed, un’affezione che non accenna a diminuire neanche con lo spostamento della serie oltreoceano.

Un mezzosangue alla rivoluzione
La guerra d’indipendenza americana è l’ambientazione scelta per Assassin’s Creed 3, che sia una decisione dettata dalla necessità di colpire nel vivo l’utenza statunitense, o che sia il naturale evolversi della storia, poco importa, visto che il risultato finale è comunque eccelso e capace di mettere d’accordo pubblico e critica sulla sua bontà.
Il gioco, per altro, è già disponibile per PlayStation 3 e Xbox 360 (arriverà entro fine mese per Wii U e PC), ma nonostante questo Lucca è stata scelta da Ubisoft per l’imponente serie di iniziative elencate qualche riga più sopra, riconfermandosi la sede più adatta ad eventi di ampio respiro come per esempio la ricostruzione di una battaglia storica!

 

Alessandro Arndt Mucchi

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Il multiplayer di Borderlands 2

03/11/2012

La star dello stand di Cidiverte nell’area Games è senza dubbio Borderlands 2, titolo sviluppato da Randy Pitchford e dai suoi Gearbox Software che ha recentemente rotto il muro delle cinque milioni di copie distribuite nel mondo. Un successo, in effetti aspettato vista la qualità del titolo, che l’ha portato ad essere il videogioco più rapidamente venduto dell’anno nel Regno Unito. Dicevamo che si tratta della star dello stand del distributore nostrano, ed il perché è presto detto, ci sono sei postazioni di cui quattro una di fianco all’altra che permettono di provare la migliore caratteristica del titolo: il multiplayer cooperativo.

Lo stand di Borderlands 2

Insieme è meglio
Dicesi multiplayer cooperativo la possibilità di affrontare la campagna principale di un gioco in compagnia di altri giocatori collaborando per il raggiungimento di un risultato comune. Ecco, Borderlands 2 rappresenta esattamente questa definizione offrendo un’esperienza che, sebbene divertente anche da soli, da il meglio in compagnia di tre amici. Il perché non è difficile da comprendere quando si va ad analizzare la struttura ludica del titolo: si tratta di uno sparatutto nel quale i giocatori selezionano un personaggio con delle abilità ben definite e complementari a quelle degli altri. Ci sarà dunque quello specializzato nel vomitare proiettili sui nemici (il Gunzerker), quello capace di curare gli alleati (la Siren), quello che si muove furtivo e letale (l’Assassin) e quello capace di creare torrette mitragliatrici (il Commando). Ognuno di questi, poi non incomincia il gioco dotato di una forza prorompente, anzi, starà agli utenti conquistare punti esperienza per migliorarne le capacità.

Loot-fest!
Un altro aspetto vincente di Borderlands 2, e che non manca di mostrarsi alle postazioni di gioco qui a Lucca, è il continuo trovare nel mondo di gioco armi ed oggetti, in maniera non dissimile da quanto succede nei giochi di ruolo. Si recuperano fucili a pompa, fucili d’assalto, armi elementali e molte altre ancora per un numero totale di oggetti veramente difficile da calcolare. Il bello è che ogni volta che si trovano si può, con una semplice occhiata vista l’ottima interfaccia studiata dagli sviluppatori, paragonarli a quelli già in nostro possesso per un continuo ricambio nell’inventario.

Alessandro Arndt Mucchi

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I World Cyber Games passano per Lucca

02/11/2012

Il più importante torneo di videogiochi internazionale parla anche italiano. Le finali nostrane dei World Cyber Games, infatti, si svolgono giusto in questi giorni nella bella cornice del Lucca Comics And Games, cornice che vede sfidarsi i più bravi giocatori di Starcraft 2: Wings Of Liberty e FIFA 12. Che sia stata scelta la simulazione sportiva dello scorso anno pare ovvio alla luce della recente uscita dell’ultimo capitolo, un’uscita tanto recente da non permettere ai giocatori professionisti di padroneggiarne le novità, mentre per qanto riguarda lo strategico Blizzard abbiamo visto il pensionamento del primo, storico, capitolo a partire dall’edizione 2011. Ma esattamente cosa sono i World Cyber Games? E perché sono così importanti?

Un po’ di storia
Dobbiamo tornare indietro al 2000 (e viaggiare fino alla Corea del Sud) per incontrare la prima edizione di quelli che sarebbero diventati i giochi olimpici dei videogiochi: si chiamavano World Cyber Game Challenge e vedevano la partecipazione di diciassette nazioni per la conquista dei 200.000 Dollari messi in palio suddivisi tra i quattro titoli giocabili. E’ nel 2001, però, che prende forma l’evento così come lo conosciamo oggi, e già dopo solo un anno era possibile capire l’alto livello di attenzione attorno alla competizione dall’importante aumento di nazioni e giocatori coinvolti (ben 430 pro-gamers erano arrivati alle fasi finali).

E’ con un graduale percorso, anno dopo anno, che la competizione si è sviluppata aumentando il montepremi, girando il mondo, raggiungendo il settore del mobile gaming, ma sempre tenendo alcuni punti fermi (due dei quali sono proprio Starcraft e FIFA). A guardare il medagliere non si può fare a meno di notare un terzo punto fermo: il dominio incontrastato dei sud coreani che, soprattutto quando sono alle prese con lo strategico Blizzard, non hanno veramente rivali nel mondo. Per scoprire se il duemiladodici sarà l’anno in cui un nostro portabandiera riuscirà ad arrivare al titolo più ambito non ci resta dunque che rimanere sintonizzati sulle frequenze del Lucca Comics And Games, in attesa delle finali di sabato 3 novembre.

Le discipline in gara
La prima, embrionale, edizione dei World Cyber Games del duemila vedeva i partecipanti affrontarsi impugnando mouse e tastiera in StarCraft: BroodWar, Quake 3: Arena, Age of Empires 2 e FIFA 2000, ma già dall’anno successivo è stato possibile vedere l’aumento dei titoli giocabili. Arrivano Counter Strike ed Unreal Tournament, mentre nel 2003 fa il suo ingresso tra i videogiochi con cui sfidarsi Master Chief nel primo capitolo della serie di Halo. L’anno seguente fanno la loro comparsa le simulazini di guida con Need For Speed: Underground e Project Gotham Racing 2, mentre per i picchiaduro dobbiamo aspettare il 2005 e Dead Or Alive Ultimate. Console e PC si dividono ormai equamente i terreni di scontro e, nel duemilaotto, vengono introdotti la prima sfida su piattaforma mobile con Asphalt 4 (e non è difficile capire il perché con Samsung a sponsorizzare l’evento fin dagli esordi) ed il primo rythm-game con Guitar Hero 3. Saltiamo un po’ di anni per arrivare direttamente all’edizione corrente e scoprire che, se a Lucca si giocano solo FIFA 12 e Starcraft 2: Wings Of Liberty, in finale arriveranno anche i migliori esponenti del multiplayer su CrossFire, Sudden Attack, Dota 2, Warcraft 3: the Frozen Throne, Counter Strike Online, Defense Of The Ancients e World Of Tanks.
Ma in tutto questo come si posizionano gli italiani? Al momento il nostro Bel Paese è classificato in diciassettesima posizione, forte di una medaglia di bronzo conquistata l’anno scorso dopo un paio di anni di digiuno. Gli argenti negli anni passati non sono mancati, ma per vedere l’unico oro del nostro medagliere dobbiamo tornare indietro fino al 2003, anno che ha visto Nicola Geretti trionfare sull’agguerrita concorrenza ad Unreal Tournament 2003.

Alessandro Arndt Mucchi

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Il nuovissimo Wii U di Nintendo in anteprima!

02/11/2012

Manca ormai meno di un mese all’uscita europea della nuova console Nintendo, il Wii U, e la Grande N non si fa scappare ogni occasione utile per far conoscere il suo ultimo pargolo al grande pubblico. Tappa obbligata del tour è senza dubbio la storica cornice della città vecchia di Lucca, per il Lucca Comics And Games 2012, siamo stati nell’area preparata dalla casa nipponica per scoprire cosa possono aspettarsi i giocatori, e scoprire un’offerta veramente varia grazie all’innovativo sistema di controllo.

Nintendo Land è anche singleplayer
Il trenta novembre prossimo tutti gli appassionati, o forse solo quelli che più accortamente hanno pensato di preordinare la console, potranno mettere le mani sulla nuova esperienza targata Nintendo. A Lucca si può imbracciare il Wii U Gamepad ed immergersi in un’offerta ludica veramente eterogenea, che spazia dai grandi classici ai prodotti per tutti passando per un sorprendente numero di titoli hardcore.
Facciamo un passo indietro però, perché prima di arrivare ai prodotti più adulti non possiamo fare a meno di menzionare la solidità del gameplay di New Super Mario Bros. U e, soprattutto, la presenze di tutte e dodici le attrazioni presenti in Nintendo Land. Per la prima volta, infatti, è possibile provare l’intera proposta del parco giochi Nintendo, noi ci siamo concentrati sulle ultime tre che mancavano all’appello.

Non è difficile capire come mai siano proprio tre esperienze pensate per il giocatore singolo ad essere state lasciate per ultime, l’idea della Grande N è quella di far capire a tutti come il Wii U sia una console capace di offrire un multiplayer locale come mai prima d’ora, ed ecco che per presentare Nintendo Land non si poteva che puntare sulle attrazioni per più giocatori. Detto questo, noi ci siamo dedicati alle tre che mancavano all’appello che, per quanto semplici, hanno saputo convincerci.
Il cuore di Yoshi’s Fruit Cart risiede nel dualismo tra lo schermo del televisore ed il Wii U Gamepad: il giocatore è chiamato a disegnare un percorso dal carrello a forma di Yoshi all’uscita del livello cercando di passare per diversi frutti disposti sul piano di gioco. La difficoltà sta nel fatto che questi appaiono solo sul televisore, mentre il giocatore interagisce tracciando le sue linee sul Wii U Gamepad, per un’azione che diventa intuitiva nel giro di un paio di tentativi.
Octopus Dance è un rythm-game che ci chiede di ripetere i movimenti di un ballerino a schermo utilizzando i due stick analogici sul Wii U Gamepad, un’operazione non particolarmente difficile per quella che forse è l’attrazione più debole di tutte le dodici.
Da ultimo c’è Captain Falcon’s Twister Race, qui dovremo impugnare il Wii U Gamepad sul lato lungo e sfruttarne i sensori interni per guidare la corsa del nostro mezzo che avanza senza sosta. Il controllo non è complicato, e mentre guidiamo la telecamera posta sul controller Nintendo trasmette le nostra bella faccia sullo schermo del televisore per cogliere l’espressione concentrata.

Una console per gli hardcore?
Diciamolo subito, i prodotti Nintendo piacciono da sempre a grandi e piccini, ma non ci sono solo Mario e company a comporre il parterre di personaggi che inaugureranno il Wii U. Escludendo le postazioni di New Super Mario Bros. U, l’impressione è che il pubblico del Lucca Comics And Games sia particolarmente interessato ai titoli pensati per un pubblico più maturo, non solo con l’onnipresente Assassin’s Creed 3 (vera e propria star dell’edizione duemiladodici della kermesse toscana), ma anche e soprattutto prendendo d’assalto le postazioni di Zombi U, Ninja Gaiden Razor’s Edge 3 e Darksiders 2.

Il simulatore di apocalisse zombie marchiato Ubisoft continua ad incuriosire, vuoi perché si tratta di un prodotto inedito, vuoi perché gli è dedicato uno dei tre bundle di lancio, ma l’attenzione data agli altri titoli considerabili hardcore non è da meno: per quanto riguarda Ninja Gaiden Razor’s Edge 3 può essere che le particolari unicità della versione Wii U abbiano saputo riavvicinare gli appassionati dopo che l’edizione per le altre console aveva lasciato l’amaro in bocca, mentre Darksiders 2 potrebbe aver trovato la piattaforma giusta per risollevare delle vendite non proprio entusiasmanti che hanno messo in forse un eventuale terzo capitolo.

Il Wii U in versione nera

Le versioni dei giochi disponibili al Lucca Comics And Games 2012 possono dirsi pressochè definitive: per la prima volta abbiamo potuto provare tutte e dodici le attrazioni di Nintendo Land, per poi vedere il resto di una line-up di lancio che sembra capace di convincere un po’ tutti. Certo, dispiace sapere che Rayman Legends non arriverà in contemporanea con la console, ma per il resto l’offerta pare sufficientemente eterogenea. Il Wii U arriverà nei negozi il 30 novembre prossimo in tre differenti versioni: quella Basic, bianca, a 299 Euro Circa, quella Premium, nera e con incluso Nintendo Land, a circa 349 Euro, e da ultimo il bundle speciale con console Premium, Zombi U e Controller Pro (ma niente Nintendo Land) ad un prezzo indicativo di 399 Euro.

Alessandro Arndt Mucchi
Spaziogames.it

Un incontro gli sviluppatori di Superbot Entertainment

02/11/2012

Il primo anno di Sony a Lucca Comics And Games non poteva essere più spumeggiante: non solo offre ai visitatori uno degli stand più spaziosi dove giocare e comprare i titoli per le console del colosso nipponico, ma è operativa in diverse attività parallele tra le quali una speciale conferenza dedicata a PlayStation All-Stars Battle Royale, titolo in arrivo il prossimo ventuno novembre per PlayStation 3 e PlayStation Vita.
Non ci siamo fatti scappare l’occasione per ascoltare Daniel Maniago il Community Manager di Superbot Entertainment e scoprire interessanti dettagli sullo sviluppo del gioco.

Scontro tra titani
Che PlayStation All-Stars Battle Royale sia la risposta di Sony al successo della serie Super Smash Bros. di Nintendo non è certo un mistero, così come è palese che l’impianto di fondo sia decisamente simile: i più noti portabandiera del marchio PlayStation si ribaltano di mazzate in livelli ispirati alle varie serie d’origine. “Questo titolo vuole essere una celebrazione del passato, del presente e del futuro di PlayStation, ed il tema principale che ci ha guidati nello sviluppo è quello del miscuglio, non solo tra personaggi, ma anche a livello di ambientazioni e musiche. Questo titolo è una vera e propria lettera d’amore ai nostri fan”, così ci ha detto Daniel Maniago, spiegando come lo studio di sviluppo sia stato formato da Sony con l’obiettivo specifico di creare questo titolo, scegliendo tra professionalità provenienti da vari studi con una particolare attenzione rivoltà a chi avesse lavorato in passato sulle serie d’origine dei personaggi.
Anche gli sviluppatori dietro al sistema di combattimento sono stati selezionati pescando tra giocatori esperti di picchiaduro, ma non per questo troveremo una struttura complessa che vada oltre a “direzione+tasto”, creando dunque un titolo chiaramente pensato per essere accessibile e che non sembra adatto a chi cercasse particolari tecnicismi. Anche l’assenza di una qualsiasi indicazione sul livello di punti vita dei personaggi non fa che remare nella direzione della semplicità, lasciando a schermo solo gli i Supermeters, barre di energia che, una volta riempite, permettono di utilizzare gli attacchi speciali di primo, secondo, o terzo livello.

Tra crossbuy e socialità
Sappiamo che chiunque dovesse acquistare la versione PlayStation 3 del titolo si vedrebbe automaticamente accreditata la proprietà anche della versione per PlayStation Vita, questo grazie all’identicità tra le due che garantisce un’esperienza identica e priva di vantaggi o svantaggi a seconda che si giochi da casa o portatile. E’ anche evidente che l’idea sia quella di creare un’esperienza sociale, ma quello che forse non tutti sanno è che gli sviluppatori non sono pariti da subito con un picchiaduro, anzi, l’idea iniziale era di creare una specie di cattura la bandiera, poi le cose sono cambiate, come sul fronte del gameplay, così su quello delle rappresentazioni dei personaggi. Prendiamo Fat Princess per esempio, all’inizio si pensava di mantenerla sullo sfondo facendo combattere i suoi paesani per lei, poi l’idea è stata quella di farla portare a spasso per le arene sulle spalle dei villici, e da ultimo la versione che vediamo oggi, con la principessa cicciotta che mena come un fabbro e i suoi sudditi che entrano in gioco solo in alcuni frangenti. Per trasportare nel titolo così tanti personaggi diversi è stato ovviamente fondamentale coglierne lo stile, ma anche riuscire ad adattarlo ad una struttura ludica diversa da quella d’origine.
Anche le arene hanno goduto di questo trattamento e così, combattendo nelle profondità degli inferi con Ade che lancia bordate di energia sui lottatori, può capitare che arrivino i Patapon per prendere il controllo della regione infernale addirittura cacciando il demone. Va detto, però, che per mantenere una generale accessibilità sarà possibile disattivare le attività delle arene così da non impacciare i giocatori meno esperti.

Alessandro Arndt Mucchi

Spaziogames.it

Lucca Comics &… Videogames!

02/11/2012

Lucca Comics & Games, da anni, non è più solo fumetti e giochi da tavolo, anzi, i videogiochi ricoprono un ruolo sempre maggiore. Ci siamo avventurati per i vari padiglioni per scoprire che cosa offra l’edizione 2012 della kermesse, ecco i risultati della nostra ricerca.

Lo showfloor 
La più importante stagione per le vendite dei videogiochi è ormai entrata nel vivo, con alcuni dei nomi più grandi già disponibili sul mercato, ed altri ancora in dirittura d’arrivo pronti a riempire gli scaffali nel giro di qualche settimana. Alla quattro giorni del Lucca Comics And Games si possono provare titoli di entrambe le categorie, cominciando certo con l’immancabile FIFA 13 che, anche quest’anno, è riuscito a vincere la guerra per le preferenze degli appassionati del pallone virtuale.
Rimanendo tra le produzioni già disponibili non si può non parlare dei tre titoli che segnano la stagione per Cidiverte: Borderlands 2 è giocabile in cooperativa (così da dare il meglio grazie al suo multiplayer particolarmente curato), così come X-Com Enemy Unknown gratifica non poco chi non si lascia spaventare da una struttura di gioco che premia la tecnica. Da ultimo c’è Guild Wars 2, titolo che arriva a Lucca forte di un grande successo di pubblico e critica, ma che ha dovuto cedere sotto il passo dei disguidi tecnici vedendo purtroppo annullare la mostra dedicata.
Ubisoft, dal canto suo, è a Lucca con le avventure di Connor in Assassin’s Creed 3, gli zombie britannici di Zombi U, un palco dedicato a Just Dance 4 e la splendida isola tropicale di Far Cry 3, mentre Sony è presente in forze per questa sua prima volta alla kermesse toscana, sia con uno stand nel quale è possibile giocare a diversi titoli PlayStation 3 e PlayStation Vita (per poi magari acquistarli grazie alla partnership con Euronics), che con diverse attività parallele.
Nintendo risponde portando in Toscana la sua prossima console, il Wii U, e con essa una buona fetta della line-up di lancio: ci sono ovviamente i titoli first-party tra i quali spicca una versione finalmente completa di Nintendo Land, ma non mancano anche produzioni pensate per un pubblico più maturo come Ninja Gaiden 3: Razor’s Edge e Darksiders 2.
Ci sono poi postazioni con l’ultima espansione di World Of Warcraft, Hitman: Absolution, WWE 13, Halo 4 e altre ancora, per un totale di videogiochi a disposizione capace di conquistare più o meno ogni tipo di utenza.
Attività parallele 
Senza dubbio gli appassionati di videogiochi non vedono l’ora di impugnare il pad per provare i loro titoli preferiti o dedicarsi alle produzioni in arrivo per decidere in che direzione aprire il portafogli, ma oltre alle demo station a Lucca non mancano le attività collaterali dedicate al nostro settore. Abbiamo potuto incontrare gli sviluppatori di PlayStation All-Stars Battle Royale per scoprire come si è svolto lo sviluppo, o anche potremo vedere uno studio italiano, i ragazzi di Forge Reply, alle prese con una licenza particolarmente interessante come quella di Lupo Solitario. Non possiamo tacere della battaglia di Bunker Hill ricreata per festeggiare Assassin’s Creed 3 che sembra essere l’attrazione regina di questa edizione del Lucca Comics And Games (e non vediamo l’ora di vederla), e dei vari tornei organizzati lungo tutti i giorni di fiera: che si tratti dei World Cyber Games, o di altre competizioni, non mancano di attirare giocatori professionisti o semplici curiosi grazie al crescente appeal degli e-sports.
Possiamo poi tacere della grande, grandissima quantità di gadgets che è possibile recuperare girando tra le bancarelle? Ce n’è veramente per tutti i gusti, dai peluches alle action figures passando per ogni tipo di oggetto che possa venire in mente ai fan, rendendo una semplice passeggiata tra gli stand un’incredibile serie di tentazioni.
Alessandro Mucchi
Spaziogames.it